giovedì 11 ottobre 2012

I funghi: buoni o cattivi?


Arriva l'autunno, e con lui tanti diversi tipi di alimenti tipici della stagione: i fughi. Nel nostro Paese è possibile trovare moltissimi tipi di funghi di qualità. Il loro apporto calorico è piuttosto limitato, tanto è vero che essi vengono consumati più per condire e dare gusto ai piatti che per saziarsi.
I funghi sono composti per lo più da acqua (92%) e, in percentuali piuttosto variabili da altri nutrienti quali proteine, grassi (pochi), vitamine e sali minerali. Essendo conosciute moltissime specie di fungo non è possibile fornire una caratterizzazione nutrizionale uniforme. Si pensi ad esempio che una specie di fungo, la Fistulina hepatica, contiene una quantità di vitamina C di molto superiore anche a quella presente negli agrumi. Tuttavia questo fungo è scarsamente reperibile, ed inoltre il suo sapore acidulo non è gradito da tutti. Inoltre sono una fonte molto importante di potassio (utile per il ritmo cardiaco), di fosforo (importante per la formazione delle ossa), rame e selenio (antiossidanti).

Alcuni funghi commestibili hanno proprietà terapeutiche. I funghi shitake, per esempio, contengono germanio, un elemento che rafforza il sistema immunitario, e lentinano, un polisaccaride scoperto nell’Università del Michigan (USA), dalle proprietà antivirali. Secondo alcune ricerche giapponesi e cinesi, il lentinano è in grado di contrastare la leucemia e il cancro al seno, sembra infatti che induca l’organismo a produrre più interferone, un agente di difesa contro i virus e i tumori. Questi funghi sono stati sperimentati con successo anche contro il colesterolo. I funghi neri o moer hanno invece proprietà anticoagulanti, come dimostrato da un ricercatore dell’Università del Minnesota (USA), e sono quindi particolarmente indicati nella prevenzione di ictus e infarto.

L’aspetto negativo dei funghi è certamente la loro scarsa digeribilità (specialmente se crudi). Essi sono in grado di scatenare reazioni allergiche in molte persone. Si sa inoltre che alcuni sono addirittura velenosi per l’organismo umano. Si consiglia pertanto di consumare moderatamente questo alimento (non superare i 200g a porzione). Questa raccomandazione va tenuta in considerazione soprattutto dai bambini e dalle persone anziane, non chè da persone che evidenziano problematiche epatiche. Infatti i funghi esercitano la loro azione tossica specialmente sul fegato.

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